
Progetto “CertO”
17 giugno 2024APPLICAZIONE DI NUOVI METODI DI ANALISI E CERTIFICAZIONE A SUPPORTO DELL’OLIVICOLTURA PER LA DIFESA DELL’ORIGINE TERRITORIALE DELL’EVO PUGLIESE
Bitonto, 14 Giugno 2024 – Si è svolta, nella sede di Finoliva, l’evento conclusivo del progetto “CertO”. Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia, Misura 16 “Cooperazione”, Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”. L’incontro è stato dedicato alla “Tutela e valorizzazione per un futuro sicuro: riflessioni e conclusioni sul progetto CertO”.
Il progetto “CertO” ha avuto come esponente principale CIA (Agricoltori Italiani di Puglia). I partner principali di tale programma sono stati: APO (Associazione Produttori Olivicoli di Foggia), Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo CIHEAM Bari, Legacoop Puglia, OP. Oliveti Terra di Bari, APOL (Associazione Produttori Olivicoli Lecce), Società Cooperativa Produttori Olivicoli – Bitonto, CSQA Certificazioni e Oleificio Cooperativo Terra di Olivi – Molfetta.
L’evento è stato avviato dai saluti di Benedetto Fracchiolla (Presidente di Finoliva), Gennaro Sicolo (Presidente CIA Agricoltori Italiani di Puglia) e Carmine Rollo (Presidente Legacoop Puglia). Seguiti da Francesco Paolo Fanizzi, docente dell’Università del Salento, che ha aperto una discussione sulla “Tracciabilità dell’olio extravergine d’oliva italiano e progetto CertO”. Donato Mondelli e Giuseppe Mezzapesa, del C.I.H.E.A.M. Bari, hanno esposto “L’uso della spettroscopia infrarossa per le analisi di qualità dell’olio d’oliva in frantoio”. Luca Valdetara, della CSQA Certificazioni, ha approfondito “La certificazione della Rintracciabilità nella filiera dell’olio: garanzia d’origine e strategia di comunicazione”. Pasquale Costantino, di Epignosys, ha dibattuto su “Etichettatura intelligente: l’esperienza del progetto CertO”. Lo stesso, come capo panel, ha condotto una prova sensoriale dell’olio d’oliva.
In tre anni e mezzo, la Puglia dell’olio con il progetto “CertO” ha messo a punto un sistema di certificazione e caratterizzazione geografica dell’olio extravergine capace di individuare “le impronte digitali” dell’EVO pugliese. Obiettivo è duplice: combattere la contraffazione e fornire ai consumatori una serie di informazioni precise e fruibili digitalmente in modo immediato attraverso uno smartphone. Il consumatore potrà scoprire l’origine dell’olio extravergine realmente pugliese; potrà sapere dove sono state raccolte le olive e quale il frantoio utilizzato per la molitura; quali sono le caratteristiche organolettiche e nutritive che rendono unico quel prodotto. E’ importante dotare i produttori di EVO di strumenti e di un sistema in grado di “far valere” tutto il valore aggiunto di un prodotto apprezzato nel mondo per gusto e salubrità. Quello stesso consumatore, da Giappone o Australia, Stati Uniti o Scozia, avrà a disposizione una guida per degustare nel modo migliore l’olio Evo di Puglia.
Con il supporto dei frantoi e delle OP partner del progetto, è stato definito un database rappresentativo della produzione olivicola regionale, con una mappatura dei profili metabolomici degli oli delle varietà attualmente in produzione, con particolare riferimento alle DOP pugliesi. L’applicazione di nuovi metodi di analisi, come la Spettroscopia di Risonanza Magnetica (NMR) e la Spettroscopia Near Infrared (NIR), consentiranno di eseguire una caratterizzazione del prodotto, garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi saranno di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno elemento di innovazione per le OP olivicole regionali a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale.