Approvata la legge di stabilità in Senato. Le novità per l’agricoltura
25 novembre 2015Sono state confermate tutte le più importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. Torna il regime Iva semplificato per i piccoli agricoltori sotto i 7 mila euro di volume d’affari
E’ stata approvata in Senato la Legge di Stabilità 2016, con importanti novità per il settore primario. Sono state confermate tutte le più importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro.
“Ringrazio i senatori – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – per l’attenzione riservata al settore agricolo e della pesca, irrobustendo gli interventi che rendono questa legge di stabilità davvero a trazione agricola. Abbiamo affrontato concretamente il tema della tutela del reddito delle imprese, mettendo in campo risorse straordinarie che superano gli 800 milioni di euro. Un’operazione che non veniva realizzata da anni di taglio di tasse sui fattori produttivi, con la cancellazione dell’Irap e dell’Imu sui terreni delle aziende agricole. Risorse che potranno essere utilizzate per gli investimenti, l’innovazione e la crescita di un comparto che è e sarà sempre più protagonista del rilancio economico e occupazionale del Paese”.
Le novità introdotte dal Senato
Cassa integrazione per la pesca
Per la tutela del reddito dei pescatori e degli operatori ittici viene rifinanziata la cassa integrazione della pesca per 18 milioni di euro per il 2016.
Rifinanziamento del settore bieticolo-saccarifero
Vengono stanziati 5 milioni di euro in due anni per il finanziamento del settore bieticolo-saccarifero, tenuto conto dell’attuale scenario di mercato del settore e in vista della fine del regime delle quote a livello europeo.
Confermato regime Iva agevolato piccoli produttori
Si conferma il regime speciale già vigente dell’IVA per il settore agricolo, per i soggetti passivi con un volume d’affari non superiore a 7.000 euro, recuperando per il settore oltre 18 milioni di euro.
Le misure confermate
Via Irap e Imu
Tutelare il reddito degli agricoltori e favorire il rilancio immediato degli investimenti: sono questi gli obiettivi del taglio delle tasse sui fattori produttivi con la cancellazione di Irap e Imu sui terreni. 600 milioni di euro che potranno essere così utilizzati dalle aziende per aumentare la competitività, creare occupazione e affrontare con più forza la sfida dei mercati anche internazionali.
Grazie agli interventi stabiliti, le imprese agricole avranno forti risparmi fiscali. Ad esempio un’azienda di produzione di latte in Lombardia, con un fatturato da 400 mila euro, beneficerà di 3.100 euro di taglio Irap, 1.800 euro di taglio Imu, oltre a 5.600 euro di aumento compensazione IVA, per un totale di 10.500 euro di tasse in meno. Risparmio da 8.800 euro, invece, per un’impresa vitivinicola da 12 ettari in Abruzzo, grazie all’eliminazione dell’Irap che costava 4.660 euro e dell’Imu che pesava per 4.220 euro. Anche al Sud l’intervento è molto consistente: per un’azienda agrumicola siciliana di 14 ettari, infatti, ci saranno oltre 12.200 euro di tasse in meno (5.386 euro di Irap e 6.858 euro di Imu).
140 milioni di euro per le assicuazioni contro le calamità
Per garantire la tutela del reddito degli agricoltori danneggiati da fenomeni di eccezionale avversità atmosferica, viene finanziato con 140 milioni di euro in due anni il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali.
45 milioni di euro per il rinnovo delle macchine agricole
45 milioni di euro vengono stanziati per il rinnovo delle macchine agricole, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. Il fondo, creato presso l’Inail, è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.
Aumento della compensazione Iva per gli allevatori
Confermato l’intervento inserito nel Piano latte del Ministro Martina con l’aumento della compensazione Iva da 8,8% a 10% per i produttori di latte fresco. Il risparmio fiscale conseguente per le aziende del settore vale circa 0,5 centesimi di euro per litro venduto.
Accorpamento enti in Ismea
Dopo l’accorpamento di Cra e Inea nel nuovo CREA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), prosegue l’azione di razionalizzazione degli enti collegati al Mipaaf. Per aumentare l’efficienza dell’amministrazione e favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, la Legge di Stabilità prevede che l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l’Agroalimentare (SGFA) vengano incorporati nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
di C. S.