
PREMIO RAVANAS 2025
22 Settembre 2025𝗦𝗨𝗖𝗖𝗘𝗦𝗦𝗢 𝗘𝗗 𝗘𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗔 𝗕𝗜𝗧𝗢𝗡𝗧𝗢. 𝗙𝗟𝗔𝗦𝗛 𝗠𝗢𝗕 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗔 𝗣𝗔𝗖𝗘 𝗜𝗡 𝗣𝗔𝗟𝗘𝗦𝗧𝗜𝗡𝗔.
A Bitonto, in una Piazza Cattedrale splendida e gremita, si è conclusa con grande successo domenica sera la prima edizione del Premio Ravanas, organizzata dall’omonima Fondazione nell’ambito di “IncantEVOle, Festival dell’Olio Extravergine di Oliva”.
Particolarmente emozionante il videomessaggio di Fayyadd Abdul Kareem Fayyadd Khader: il presidente degli olivicolori palestinesi, che avrebbe dovuto essere presente all’evento e ritirare personalmente il premio per il suo quarantennale impegno in favore dell’olivicoltura nella sua terra martoriata dalla guerra, ha spiegato come l’esercito di Israele li abbia impedito di partire alla volta dell’Italia. Al suo posto, il premio è stato ritirato da Ruba Daghish, la donna che rappresenta gli olivicoltori della Giordania. Durante la premiazione, davanti al palco un gruppo di cittadini ha manifestato solidarietà al Popolo palestinese con un flash mob silenzioso e uno striscione contro la guerra che ha già causato migliaia di vittime.
Nel suo messaggio, Fayyadd Khader ha ringraziato Bitonto e l’Italia per la vicinanza espresso al suo Popolo: “Rivolgo un ringraziamento speciale al mio caro amico Gennaro Sicolo. Avrei voluto essere con voi oggi, ma l’occupazione israeliana mi ha impedito di viaggiare. Ricevere il Premio Ravanas 2025 è per me un grande onore. Amici miei, la Palestina è la culla dell’olivo – ha aggiunto Fayyadd -. Da qui questa pianta si è diffusa nel mondo già in epoca romana. E ancora oggi abbiamo alberi con oltre duemila anni di vita, testimoni di storia e di resilienza. Ma la realtà è dura. Più di 100.000 famiglie palestinesi vivono dell’olivo, e oggi questo settore è in pericolo. Dal 1967 sono stati distrutti oltre un milione di olivi. Dall’ottobre 2023, in Cisgiordania, più di 57.000 alberi. E a Gaza, più di un milione di olivi sono stati rasi al suolo: non è rimasto né albero né pietra. Gaza è diventata simbolo di resistenza, simbolo di dolore, e anche simbolo di speranza. La Palestina ha conosciuto 26 occupazioni. Tutte sono finite. Anche questa finirà, con l’aiuto dei popoli liberi e di tutti coloro che conoscono la verità e vi si schierano a favore. Grazie a voi, grazie all’Italia, grazie alla Fondazione Ravanas e al mio caro amico Gennaro Sicolo”, ha concluso Fayyadd Khader rivolgendo l’ultimo ringraziamento al presidente di Italia Olivicola e di CIA Puglia che hanno fortemente sostenuto l’istituzione della Fondazione Ravanas.
Oltre al presidente degli olivicoltori palestinesi, sono stati premiati: Jaime Lillo, direttore del COI Consiglio Oleicolo Internazionale; le imprese Amenduni Nicola Spa, Vitone Eco Srl, Agridè, Azienda Agricola Spagnoletti Zeuli e Finoliva Global Service S.B. Ai ricercatori universitari Paul Andrade Hector e Giuseppe Natrella, oltre al Premio Ravanas, sono state riconosciute due Borse di Studio, ciascuna del valore di 2mila euro.











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